Considerazione n°1

Perché non utilizzare a Roma le centinaia di spazi abbandonati di Comune Provincia Regione etc....
assegnandoli ad associazioni culturali di volontariato etc..
che spesso sono costrette a pagare migliaia di euro di affitto  a privati ?
In questo modo si giustificherebbero anche  restauri sovvenzionati da fondi  ( FAS e altro)  con la manutenzione di  locali pubblici piuttosto che di spazi privati.
Inoltre in un momento di tagli, annullamento bandi etc.. l'assegnazione di spazi darebbe sostegno alle associazioni sgravandole dagli insostenibili affitti dei privati
Questa considerazione che sembra così sciocca e degna di essere derisa o la proposta di un marziano (agli occhi dei politici locali)  è finalmente messa in atto a Milano :

da:

http://www.danielabenelli.it/i-luoghi-abbandonati-di-milano/

I luoghi abbandonati di Milano

"...Un censimento dei luoghi abbandonati o in stato di forte degrado sul territorio del Comune di Milano non mi risulta sia mai stato fatto. Non solo ma è molto difficile trovare notizie complete su quali e quanti siano. Per questo ho provato a farne una “mappatura”. Le informazioni che ho trovato sono frammenti di una ricostruzione che vi chiedo di aiutarmi a completare usando lo spazio commenti in questa pagina. Credo che questi spazi, sia pubblici che privati, siano da considerare una risorsa per la città, soprattutto a partire dal progetto di collaborazione tra istituzioni pubbliche e privati cittadini che il nostro candidato sindaco Giuliano Pisapia ha intenzione di avviare. Su questa mappa troverete le vostre segnalazioni: in blu gli edifici privati, in rosso quelli pubblici, in giallo quelli di cui la proprietà è dubbia..."

VECCHI SPAZI NUOVE FUNZIONI - Ripensare gli spazi abbandonati della città per trasformarli in nuovi luoghi di ritrovo per le persone

Una vecchia stazione di servizio in disuso che si trasforma in un cinema pop-up per un'intera stagione. Un progetto realizzato a Londra (Clerkwell) grazie all'iniziativa di un gruppo di giovani architetti e designer. The Cineroleum è stato completamente autocostruito dagli stessi ideatori del progetto e da qualche volenteroso che si è unito durante la costruzione.

Una membrana argentata - normalmente utilizzata come barriera al vapore nella costruzione degli edifici - è stata utilizzata come elemento separatore con la città. Grazie ad una serie di tiranti la pelle si può alzare ed abbassare consentendo l'accesso allo spazio, la protezione degli spettatori dalle intemperie del clima londinese e caratterizzando  la costruzione rendendola simile ad un sipario increspato che si alza e si abbassa per l'inizio e il termine delle proiezioni.

Anche le sedie sono state totalmente autocostruite utilizzando materiale di scarto e di riciclo. Le sedute sono state realizzate con assi da ponteggio recuperate dai cantieri.

Uno spazio pop-up che sorge temporaneamente tra gli edifici e che recupara  uno spazio abbandonato donandogli una nuova funzione di aggregazione per la comunità.

Le potenzialità inespresse degli spazi urbani e la loro valorizzazione attraverso un'idea chiara e intelligentemente realizzata sono alla base del successo di questa iniziativa. La dimostrazione che per cambiare e migliorare la vita nelle nostre città più che grandi interventi ed enormi investimenti servono una nuova mentalità, in grado di ripensare gli spazi esistenti, e la realizzazione di progetti che realmente possano coinvolgere le persone dandogli nuovi modi di vivere la città.

http://www.cineroleum.co.uk/

http://www.thinkfluid.it/vecchi-spazi-nuove-funzioni-ripensare-i-luogh

http://www.cineroleum.co.uk/construction/index.html